Il futuro delle nostre città è sempre più proiettato verso l’alto: necessità di spazio e di risparmio del suolo porteranno i costruttori a rispondere alla domanda abitativa allungando gli edifici già esistenti o realizzandone di nuovi su grandi altezze. Lo dimostra anche la recente ricerca del CTBUH (Council on Tall Buildings and Urban Habitat) che ha incoronato il 2015 come l’anno record per i grattacieli. Nell’anno appena trascorso, infatti, non solo è stata costruita la torre più alta del mondo, ma il numero di costruzioni che superano i 200 metri di altezza è stato il più elevato mai visto, con 106 grattacieli. L’ente si è anche sbilanciato con le previsioni e per il 2016 si prevede un’ulteriore crescita, con un numero che oscillerà tra i 110 e i 135 edifici.
Se nel 2000 il mondo contava 265 grattacieli (definiti tali se superano i 200 metri), oggi siamo a quota 1040, di cui il 76% concentrato nei Paesi asiatici. A detenere il record per questo tipo di palazzi, spesso veri e propri condomini di lusso tanto alti quanto inarrivabili per i più, è la Cina, dove ad oggi ne sono presenti ben 62, per un totale di 15.347 metri.
Al secondo posto per il numero di grattacieli sul suo territorio nazionale si trova l’Indonesia, dove se ne contano 9, seguita dagli Emirati Arabi che sono ancora a quota 7. Quarto posto per la Russia che annovera fra i suoi palazzi 5 grattacieli, di cui 4 a Mosca. L’Italia non figura nella classifica, potendo vantare al momento sulla sola Torre Unicredit, a Milano, con i suoi 207 metri.