Le prospettive non migliorano anche per il 2017: l’Ance prevede una ulteriore diminuzione dei livelli produttivi (-1,2%), una riduzione del 3,6% delle opere pubbliche, un -3% delle nuove costruzioni residenziali e persino un -0,2% del comparto delle ristrutturazioni (nonostante gli incentivi). Quadro sconfortante, questo, a meno che non ci siano gli interventi politici tanto auspicati negli scorsi giorni.
La “colpa” di questa situazione stagnante non è, fanno notare, da addebitare solo alla congiuntura economica sfavorevole: mancano gli investimenti pubblici, e se l’inizio dell’anno si era aperto con una stima di crescita dei lavori pubblici del 6%, dopo sei mesi siamo ad un misero 0,4%. Si sono ridotti i bandi di gara (-13,3% in un anno, con un -60,% dei bandi comunali) e gli importi posti in gara (-36,2%). Anche l’accesso al credito non migliora, né tantomeno i tempi per il pagamento da parte delle Pubbliche Amministrazioni.