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Non solo il Superbonus, dal 2024 diversi bonus riguardanti il settore casa saranno ridotti; uno tra questi è il bonus mobili introdotto dall’art. 16, comma 2, del DL n. 63/2013.
Questa scelta riflette una tendenza generale verso un maggiore equilibrio fiscale, bilanciando il sostegno al settore immobiliare con la necessità di una gestione prudente delle risorse pubbliche.
Quali sono le novità?
Fino al 31 dicembre, il bonus mobili prevedeva una soglia di spesa massima di 8.000 euro, che consentiva ai contribuenti di beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione.
Tuttavia, a partire dal 1° gennaio, questa soglia è stata ridotta a 5.000 euro. In termini concreti, ciò implica una diminuzione di 3.000 euro nel limite massimo di spesa ammissibile, comportando un taglio dell’agevolazione effettiva di 1.500 euro, che potrà essere sfruttata nell’arco di dieci anni attraverso la dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi).
Questo cambiamento non solo riduce l’entità del beneficio per i contribuenti ma può anche avere ripercussioni sull’economia relativa al settore del mobile e dell’elettrodomestico, oltre a influenzare le decisioni degli individui in fase di pianificazione e realizzazione di interventi di ristrutturazione.
È importante sottolineare che questa modifica non interviene sulla natura dell’agevolazione, ma unicamente sulla sua portata economica. Il bonus mobili rimane un incentivo fiscale importante per stimolare la riqualificazione del patrimonio immobiliare e il rinnovamento degli arredi interni.
La decisione di non intervenire sulla soglia di spesa massima per il bonus mobili segue una logica di contenimento della spesa pubblica, in linea con altri interventi di ridimensionamento nel settore dei bonus edilizi, introdotti con la legge di Bilancio.
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Come poter usufruire del bonus mobili?
Per poter usufruire del Bonus Mobili 2024, dal punto di vista dell’iter burocratico nulla è cambiato. È necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- il bonus si applica all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione;
- le spese devono essere tracciate, pertanto devono essere effettuate tramite bonifico bancario o con carte di debito/credito;
- la detrazione Irpef è pari al 50% dell’importo speso, con un tetto massimo di 5.000 euro per il 2024;
- è necessario conservare la documentazione comprovante le spese sostenute (fatture e ricevute dei bonifici, documentazione di addebito sul conto corrente);
- la detrazione deve essere ripartita in dieci rate annuali uguali.
Due casi analizzati dalla Agenzia delle Entrate
Recentemente l’Agenzia delle Entrate, tramite la sua rivista ufficiale FiscoOggi, ha risolto due quesiti posti da due contribuenti.
Il primo quesito riguardava una situazione peculiare dovuta alla ristrutturazione e all’acquisto di un’ulteriore unità immobiliare, con l’intento di accorparla alla prima. Si chiede che in tali casi il contribuente poteva o meno utilizzare il bonus mobili.
Il presupposto da cui si parte è che la normativa attuale prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, con un limite massimo di 8.000 euro per il 2023 (riducendosi a 5.000 euro nel 2024). Questo limite si applica a ciascuna unità immobiliare oggetto di ristrutturazione.
Nel caso prospettato, l’Agenzia delle Entrate precisa che se gli interventi sono stati realizzati tramite due interventi di ristrutturazione distinti, per ciascuna unità immobiliare si potrà beneficiare della detrazione per entrambe le unità, rispettando il limite massimo di 8.000 euro per ciascuna.
Il secondo caso
Il secondo caso, invece, riguarda la possibilità di usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici in seguito a interventi di manutenzione straordinaria effettuati su una pertinenza della abitazione principale, in questo caso una cantina, e la correlazione tra tale bonus e la detrazione del 50% prevista per tali interventi.
In riferimento alla situazione specifica, la detrazione del 50% per lavori di manutenzione straordinaria su una pertinenza dell’abitazione principale rende effettivamente titolari del diritto a fruire del bonus mobili ed elettrodomestici.
È importante che i mobili e gli elettrodomestici siano destinati all’arredamento dell’abitazione principale e non specificamente della pertinenza (cantina) su cui sono stati effettuati i lavori.
Inoltre, il fatto che la pertinenza (la cantina) sia accatastata separatamente dall’unità abitativa non influisce sull’ idoneità a richiedere il bonus. Questo perché la normativa considera la pertinenza come parte integrante dell’abitazione principale ai fini delle detrazioni fiscali, a condizione che sia accatastata unitamente all’abitazione o, se accatastata separatamente, che sia comunque riconducibile alla stessa unità immobiliare.