Nella nostra sezione dedicata alle news vi abbiamo già raccontato altre volte di bunker in vendita o realizzati ad hoc per rendere gli immobili in grado di far fronte a qualunque evenienza, anche catastrofica. Vi abbiamo raccontato di ville italiane che, oltre a piscine e saloni da mille e una notte, avevano questo particolare gadget immobiliare così come vi abbiamo riferito di una sorta di filone nato sulla scia dei timori da fine del mondo scatenati dalla profezia Maya che per mesi è rimbalzata su tutti i media.
Quella che però arriva in questi giorni, a seguito di un’inchiesta del Wall Street Journal, è una notizia che non può non lasciare a bocca aperta anche perché, forse con voluto tempismo, è stata resa pubblica a ridosso del Giorno della Memoria. Molti bunker nazisti, realizzati in Germania ed effettivamente utilizzati nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, sono pronti per finire sul mercato, trasformati però in dimore di lusso o, comunque, immobili di alto livello.
Per occuparsi della dismissione dei centocinquanta bunker risalenti al periodo compreso fra il 1930 e i primi anni 40, è stata scelta un’agenzia sola, la Bima-Bundesanstalt für Immobilienaufgaben, che ha parlato di prezzi notevoli: dai due milioni di euro a salire.
Oltre alla perplessità di molti (il rischio del tentato acquisto da parte di un qualunque facoltoso nostalgico del Terzo Reich è dietro l’angolo) va messo in evidenza come spesso ad interessarsi ai bunker in vendita, sempre stando a quanto riferito dall’agenzia, siano state proprio le comunità ebraiche, intenzionate a creare nelle strutture musei della memoria.
Viste le grandi dimensioni, però, l’uso più certo è quello che prevede la riconversione dei bunker in immobili di lusso; anche se andranno superati importanti problemi strutturali, primo fra tutti la quasi totale assenza di aperture dal momento che il progetto originale, ovviamente, mirava a garantire l’impenetrabilità della costruzione.