Da gennaio è legge, eppure il cammino per essere tutti in regola sembra ancora lungo: analizzando gli oltre 700.000 annunci presenti su Immobiliare.it abbiamo scoperto che solo il 12,7% degli immobili in affitto o in vendita possiede il certificato di prestazione energetica, nonostante questo sia obbligatorio.
Un trend in crescita, ma a rilento
La classificazione energetica di appartenenza di un immobile non determina, da sola, sensibili variazioni di prezzo, anche perché è piuttosto complesso separare il singolo fattore dalle condizioni generali dell’immobile; è anche vero, però, che immobili simili ma appartenenti a classi energetiche differenti possono avere un prezzo di vendita che può variare fino al 30% a seconda che siano in prima o in ultima classe. Un ragionamento analogo può essere fatto considerando gli immobili in locazione: se due appartamenti sono simili per dimensioni, stato e zona, occorre considerare anche la classe energetica a cui appartengono, in quanto la ripercussione maggiore sarà sulle bollette e le altre utenze. È quindi bene sapere prima il livello di consumi dell’immobile, per evitare brutte sorprese in bolletta.