Una volta archiviato il capitolo prezzi, gli studenti e i lavoratori fuori sede devono imparare cosa voglia dire convivere con altre persone e dividere gli spazi in comune. Si tratta di sopravvivenza alla cui base ci sono due azioni fondamentali e irrinunciabili: pianificare insieme e comunicare in modo chiaro.
Quella degli spazi in comune è una delle più ricorrenti cause di litigi, incomprensioni e malesseri e chiunque abbia condiviso un appartamento lo ha sperimentato. Ma bastano dei piccoli accorgimenti per poter evitare ogni discussione e vivere in pace con tutti gli inquilini. Ad esempio, se la casa è dotata di un ingresso o di un corridoio (o di entrambi) si potrebbe pensare di delimitare l’area che spetta a ogni abitante con degli elementi di arredo, come mensole o appendiabiti, in modo che ognuno abbia un uguale spazio extra per le proprie cose al di fuori della camera.
Anche sportelli, frigoriferi o mobili in bagno andrebbero divisi in modo evidente e chiaro a tutti, magari con post-it o adesivi che ricordano a ogni inquilino quale sia il suo spazio e quale quello degli altri. E se in cucina si vogliono condividere delle cose, per esempio olio e spezie, si potrebbe pensare a una vaschetta per i prodotti in comune da cui tutti possono attingere. Stesso discorso per il bagno: in casa è permesso poggiare le proprie cose su lavandino, vasca e doccia? Oppure ognuno deve tenere le sue scorte negli appositi sportelli? Anche questo va deciso insieme ai propri inquilini per far sì che nessuno invada gli spazi degli altri.
Per le pareti e le aree soggiorno e cucina quale migliore occasione per rafforzare l’intesa e il rapporto decidendone insieme l’arredamento. Inutile dire che nessuno può permettersi di esporre le proprie foto o i propri poster sulle pareti in comune, la casa è di tutti.