Possibile ripresa, dopo anni di sofferenze che hanno messo in crisi tutto il settore: è questa, in buona sintesi, la principale rilevazione fornita dall’ultimo Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni, realizzato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell’Ance, L’Associazione Nazionale dei costruttori edili. Vediamo insieme, nel dettaglio, com’è andato il 2016 e che prospettive attendono l’anno appena iniziato.
Un 2016 di luci e ombre
Secondo le previsioni dell’Ance, l’anno appena iniziato potrebbe essere più roseo dei precedenti: l’Ufficio Studi dell’associazione prevede un aumento degli investimenti in costruzioni pari allo 0,8% in termini reali e al +1,8% in termini nominali. Merito di questa inversione di tendenza potrebbe andare alla Legge di Bilancio 2017, il cui impatto potrebbe portare a rilanciare gli investimenti infrastrutturali, oltre che stimolare interventi di messa in sicurezza sismica e per l’efficientamento energetico degli immobili, residenziali e non.
Si prevede, nel dettaglio, una crescita dell’1,9% rispetto al 2016 per il complesso degli investimenti in opere pubbliche, un aumento dell’1,4% per le opere di manutenzione straordinaria dello stock abitativo esistente e una crescita stimata dello 0,3% per gli investimenti in costruzioni non residenziali private. Non miglioreranno solamente i volumi degli investimenti in nuove abitazioni, anche se la discesa sarà più contenuta rispetto al passato: il calo previsto è pari all’1,4% – da aggiungere, ovviamente, a quanto perso finora.