La domanda di credito, come molti osservatori dichiarano da più parti, è in ripresa: a fare il punto in maniera esaustiva sull’anno appena trascorso è il consueto Barometro CRIF, che monitora l’andamento delle richieste di nuovi mutui, di surroghe e di prestiti. In buona sostanza, vengono confermati i segnali positivi del 2015 e, grazie al miglioramento della congiuntura economica, l’accesso al credito si è fatto più semplice. Se le banche si mostrano più benevole e guardano con rinnovata attenzione la sottoscrizione di nuovi finanziamenti anche da parte delle famiglie italiane l’ottimismo è cresciuto. E, con esso, la voglia di comprare beni durevoli, casa in primis.
La domanda di mutui nel 2016
Anche per ciò che concerne i finanziamenti, il 2016 è stato un anno contraddistinto da un trend positivo della domanda: a dicembre il numero richieste di prestiti (personali e finalizzati) è cresciuto dell’8,1% rispetto allo stesso mese del 2015. Considerando il 2016 nel complesso, la variazione annua vede un +7,4% rispetto al 2015, che è un dato oltremodo positivo se consideriamo che anche il 2015 era stato, per quanto riguarda i prestiti, un anno positivo (+5,9% rispetto al 2014). Siamo, in buona sostanza, tornati ai livelli del 2011: segno che i tassi vantaggiosi hanno reso nuovamente appetibili i prodotti di finanziamento presentati alle famiglie italiane, anche se la soglia “pre-crisi” è lontana. L’importo medio dei prestiti richiesti (personali e finalizzati) è stato di 7.655 euro (+5,5% rispetto a dicembre 2015).Nel dettaglio, sono cresciute dell’8,2% in un anno le richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (auto e moto, arredamento, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi e spese mediche). I prestiti personali, invece – che di solito implicano importi più elevati e conseguentemente tempi più lunghi dei finalizzati (4.639 euro contro 10.749 euro) – sono cresciuti del 6,2%.