Quando si parla di Damien Hirst le polemiche e i dibattiti sono naturale conseguenza. Che sia un genio, o solo un grande bluff, non si è ancora capito; certo è che ogni volta che l’artista inglese – celebre per le sue opere che strizzano l’occhio al mercato e sono fatte per stupire i neofiti – si dedica ad un nuovo progetto le sue quotazioni subiscono un nuovo rialzo.
La notizia del giorno è che Hirst si sarebbe affacciato, a suo modo naturalmente, nel settore immobiliare, rendendosi protagonista di un progetto davvero innovativo. Messi da parte i teschi con i brillanti, le carcasse di mucche e le tele a pois, adesso l’artista più ricco al mondo sta lavorando per sviluppare il progetto di un villaggio nel Devon, a Ilfracombe, con cinquecento case ecosostenibili. Con il supporto dell’architetto Mike Rundell – che aveva già lavorato con lui qualche anno fa, realizzando un ristorante a West London – l’artista della Young British Art ha pensato al progetto di una città in miniatura, che dovrebbe fungere da modello per l’edilizia sostenibile inglese. Ogni immobile sarà dotato di pannelli per il fotovoltaico e sui tetti saranno montate delle turbine eoliche, ma tutto sarà costruito con l’obiettivo di rispettare lo stile architettonico dei palazzi esistenti. Il ricorso ad elementi di domotica avanzata e l’uso di materiali ecocompatibili completano il progetto “green” che si propone di dare nuovo respiro alla cittadina di Ilfracombe, che negli anni è passata dall’essere meta turistica al diventare una delle aree meno sviluppate della regione del Devon.
Stando alle dichiarazioni di Rundell e Hirst i lavori dovrebbero iniziare nel 2013: se è vero che tutto quello che Hirst diventa oro c’è da essere ottimisti in merito a questo progetto di riqualificazione.