L’Istat ha reso noti i risultati dell’indice dei prezzi per le abitazioni che le famiglie hanno acquistato nel terzo trimestre del 2014. Le notizie non sono da sottovalutare, soprattutto per il comparto del nuovo dove, per la prima volta negli ultimi due anni, si registra una variazione positiva. Si confermano così le voci, sebbene ancora timide, che vedono nel 2015 l’anno della svolta.
Il trend rimane comunque quello della discesa del prezzo delle abitazioni che, rispetto al trimestre 2014 precedente scendono dello 0,5%, calo che arriva al 3,9% se si osserva la variazione annuale, quindi rispetto al terzo trimestre del 2013.
A trainare verso il basso questi numeri è senz’altro il comparto del mattone già edificato, ovvero quello delle abitazioni vecchie. Come accennato all’inizio, le case nuove vedono crescere i prezzi dello 0,7% rispetto al secondo trimestre 2014.
In quest’ottica, secondo l’Istat, è aumentato il divario tra il vecchio e il nuovo: rispetto al terzo trimestre 2013 il vecchio ha subito un calo dei prezzi del 4,8%, mentre quello del nuovo si ferma all’1,3%.
Ad aumentare e, quindi, a far ben sperare insieme a questi risultati, sono anche le compravendite: nell’OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare) dell’Agenzia delle Entrate, sempre riferito al terzo trimestre 2014, si parla di una crescita del 4,1% su base annua.
Nei tre trimestri di cui l’Istat ha già divulgato i dati, la media del calo del prezzo delle case è stata del 4,6% in confronto agli stessi mesi del 2013. Il dato deriva da una diminuzione del 2,4% per il mattone nuovo e del 5,5% per le abitazioni già esistenti.