Nonostante i grandi passi avanti compiuti negli ultimi anni, per la domotica l’Italia rimane ancora molto indietro rispetto a tanti Paesi europei come Germania, Gran Bretagna, Spagna o Francia. Eppure da un recente sondaggio effettuato dall’istituto Context, che opera in ambito internazionale, è emerso che il 50% degli italiani vive con la preoccupazione di essere più sicuri in casa propria.
Molto probabilmente le ragioni dell’arretratezza italiana in questo campo vanno rintracciate nelle conseguenze della crisi economica, che ha messo in ginocchio anche il comparto edilizio, e nella scarsa informazione. Pochi sanno infatti che avere una casa intelligente equivale a vivere in condizioni di maggiore sicurezza e benessere, senza considerare le occasioni di risparmio energetico e di gestione che garantiscono le apparecchiature di ultima generazione.
Nonostante un italiano su due dice di essere in pensiero per la propria sicurezza in casa, solo il 9% conosce i più moderni sistemi di videosorveglianza che consentono di avere immagini in tempo reale sui propri dispositivi mobili collegati alle abitazioni. Di sicuro pochissimi si dicono pronti a investire denaro in questa direzione, tranne le donne che si dichiarano disponibili a spendere 5.000euro.
Quando però si parla di salute, il 32,2% degli italiani si dice favorevole a installare sistemi di collegamento tra la casa e il proprio medico o l’ospedale, per ogni emergenza. Un quarto degli intervistati vorrebbe essere collegato con le forze dell’ordine e il 15,2% si connetterebbe volentieri con le assicurazioni in caso di allagamenti o incidenti domestici.
Alla domanda su quali fossero i parametri più importanti per installare dei sistemi di domotica, il 33,4% ha risposto dando priorità alla sicurezza; a seguire si trovano comfort (20,8%), funzionalità (19,8%), servizi (19,2%) e intrattenimento (14,6%). Se si dovesse scegliere la stanza da cui partire per i lavori di installazione delle apparecchiature di ultima generazione, per due terzi degli italiani si comincerebbe dalla cucina (evidentemente la stanza in cui si passa la maggior parte del tempo) e seguirebbero la camera da letto e il soggiorno.