Una vola entrati nelle volute che delimitano il cortile, una doppia fila di schermi presentano al visitatore, grazie ad animazioni virtuali di computer grafica, una serie di problemi che gli Emirati hanno dovuto affrontare (primo fra tutti la scarsità d’acqua) e di ricchezze naturali che il paese vanta. Di certo il petrolio ma anche, ad esempio, i datteri di cui si scoprono le molte qualità.
Le soluzioni a questi problemi verranno descritte in un bel film della durata di 12 minuti circa che, grazie alla storia della piccola Sara e della sua famiglia, racconta l’evoluzione dello Stato e come ha affrontato una natura avversa. Il racconto di Sara ci farà pensare, e scoprire che paradossalmente la soluzione a molti problemi non è nel futuro, ma nel passato e nella capacità che anni addietro si aveva di vivere assieme, collaborando e comprendendo che nessuno può fare da solo su questo pianeta.
L’ultima parte dell’allestimento racconta qualcosa di EXPO 2020 che sarà ospitato proprio a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti e che ha scelto per tema la connessione fra le menti per creare il futuro. Da vedere, nonostante la coda.
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