L’Expo di Immobiliare.it oggi si ferma in Cile. Il padiglione è molto vicino a uno degli ingressi al sito espositivo, quello di Merlata, e per chi parte con la visita verso destra, entrando da questo lato, è uno dei primi a essere visitato. Dall’esterno appare come un intreccio di travi in legno molto chiaro, sorrette da pilastri di cemento: all’interno sarà spiegato che l’uso massiccio del legno è simbolo di una forestazione in corso in questo lato di America Latina che, al contrario di altri Paesi, sta incrementando la presenza di aree boschive.
Si sale al primo piano attraverso una lunga scala mobile al buio e si vieni immersi in un’atmosfera completamente diversa dall’esterno: alzando la testa si vedono le rocce che accompagnano tutta la salita e in sottofondo si sente una voce recitare una poesia che fa da filo conduttore alla visita, El Amor de Chile. Del Paese si presenta tutto, dalle zone montuose, alle pianure, ai terreni coltivati, ai vigneti, al mare. Una terra dalle mille sfaccettature si offre al visitatore in un insieme di realtà virtuale, di foto, di immagini e di giochi interattivi. Ma procediamo con ordine.
La prima cosa da vedere dopo la scala “emozionale” è uno schermo curvo che avvolge un’intera sala e su cui vengono proiettate delle immagini molto suggestive dei prodotti cileni: mele, uva, pesce e molto altri elementi che si mescolano in delle vere e proprie sequenze musicali e danzanti. Da qui, si passa a una seconda sala più esplicativa. Un enorme cubo centrale interattivo invita i visitatori a scoprire tutti i prodotti alimentari che il Cile esporta in tutto il mondo. Si può giocare con gli ingredienti, scoprirne la natura e la provenienza per poi portarli attraverso i touch screen nel Paese di destinazione.
La visita termina al piano terra dove è allestito un piccolo angolo cucina, con le ricette cilene da gustare nei lunghi tavoli in legno sorretti da statue antropomorfe. All’uscita è invece possibile acquistare moltissimi prodotti del Paese, dai vini alle salse, al peperoncino, al sale, alle gallette di mais. Una visita breve (non dura più di cinque minuti) ma intensa.
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