Sembra che ormai la proposta abbia raggiunto la stesura definitiva, elaborata, modificata e sistemata in modo tale da poterla presentare giovedì prossimo alle alte gerarchie della Chiesa Cattolica; il momento è, ormai appare chiaro a chiunque, sensibilmente difficile per tutti ed i sacrifici sono stati richiesti a tutti i cittadini nessuno escluso e così il Professor Monti ed il suo Governo hanno deciso che l’esenzione fiscale sulle attività commerciali ecclesiastiche non può più essere sostenibile; sembra quindi certo che anche gli enti ecclesiastici dovranno versare le imposte sugli immobili, resteranno tuttavia esclusi dal novero gli immobili dove si svolgano attività senza fine di lucro.
Inoltre, è bene ricordare, che sembra sia ormai ben più di un rischio la condanna dell’Unione Europea ai danni dell’Italia per aiuti di Stato verso la Chiesa: quasi diciotto mesi orsono la Comunità Europea ha avviato un’indagine contro l’Italia per questo motivo ed oggi sembra ormai certo che subiremo una condanna e quindi questo appare come l’estremo tentativo dell’Italia per non incorrere in una decisione negativa, che imporrebbe inoltre l’obbligo al recupero del denaro che non è stato pagato dalla Chiesa.
Lo schema verrà proposto da Monti e dai suoi ministri al Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinal Bagnasco, e al Segretario di Stato Tarcisio Bertone giovedì quando si incontreranno per la celebrazione dell’anniversario della firma dei Patti Lateranensi.
È questo lo schema che giovedì Mario Monti e i suoi ministri sottoporranno ai vertici vaticani – a partire dal segretario di Stato Bertone e dal presidente della Cei Bagnasco – in occasione delle celebrazioni dei Patti Lateranensi; l’esenzione totale dall’Ici per la Chiesa era stata introdotta dal governo Berlusconi nel 2005 ed in virtù di questa alberghi, scuole ed ospedali di proprietà della Chiesa, ma che lavorano in regime di concorrenza e che hanno dei profitti, sono esenti totalmente dal pagamento dell’Ici.