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Un tempo era quasi la norma che, dopo avere appeso scarpini e maglia al chiodo, i grandi calciatori si reinventassero come allenatori, commentatori sportivi o, se decidevano di mettere fine una volta per tutte alle domeniche del pallone, intraprendessero una carriera da ristoratori.
Cosa fanno i calciatori a fine carriera
I tempi cambiano e, già verso i primi anni del 2000, i gladiatori dell’era moderna hanno cominciato a diversificare le loro rendite quando ancora erano in attività, beneficiando della visibilità che loro stessi, ogni domenica, implicitamente davano al marchio che avevano creato; gli esempi più famosi sono stati quelli di Paolo Maldini e Christian Vieri, creatori e promotori (con rispettive mogli e fidanzate) di Sweet Years, uno dei marchi di abbigliamento più in voga del tempo; sembra avere intenzioni diverse, e più solide, il capitano della Roma Francesco Totti il quale, senza pubblicizzare troppo il tutto, sta probabilmente preparando il terreno per il suo ritiro avendo creato una ormai solidissima holding immobiliare che, già dal nome, rende invece esplicito il legame con il 10 giallo rosso.
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Numberten: l’operato della holding
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, Francesco Totti è ormai sempre più impegnato nel far fruttare la sua Numberten (numero dieci in inglese), holding entro cui confluiscono altre 4 società:
- la immobiliare Acilia, ad oggi ancora inattiva;
- la Ft10 Srl (operante con un ricavo di poco superiore ai 16.600 euro e una perdita pari a circa 8.800 euro);
- l’Immobiliare Ten (ricavi che oscillano attorno al milione e già in utile di 184.000 euro);
- la Immobiliare Dieci (ricavi pari a circa 950.000 euro e utili equivalenti a 85.000 euro).