Chiunque abbia osservato con un minimo di attenzione le strade del proprio quartiere probabilmente se ne è già reso conto, negli scorsi 24 mesi ponteggi ed impalcature sono sempre più frequenti e l’impressione era che tantissimi condomini stessero approfittando degli sgravi fiscali introdotti e anche riconfermati dal Governo.
Se fino a ora, come detto, si percepiva il positivo dilagare di questo comportamento, adesso uno studio condotto da Csei e Tecnoborsa è riuscito a dare le dimensioni del fenomeno.
Negli ultimi due anni circa il 40% dei condomini si è impegnato in opere di ristrutturazione e se si considera il dato non solo a livello di palazzi, ma anche di famiglie, in base al campione intervistato per l’indagine, nello stesso periodo sono stati coinvolti in lavori di ristrutturazione il 25% dei nuclei familiari.
Quasi un terzo dei lavori, si legge ancora nell’indagine, è legato alla riqualificazione energetica degli immobili, vale a dire la tipologia di intervento che, più di tutti gli altri, porta un immediato beneficio anche per i consumi ed i portafogli dei consumatore, ma i lavori si sceglie di farli soprattutto in condivisione con i vicini. A riprova di questo il dato che evidenzia come arrivi appena all’8% la quota di ristrutturazioni interne a singole unità immobiliari private; in questo caso molti hanno scelto di non intervenire per evitare di sobbarcarsi da soli i costi e, se si è ristrutturato dentro i singoli appartamenti, questo è avvenuto principalmente per i bagni o le cucine.
Importante evidenziare anche che, nonostante non lo abbiamo ancora fatto, sono molti gli intervistati che hanno comunque dichiarato di voler intervenire in futuro. Soprattutto, ancora una volta, per riqualificare la loro casa da un punto di vista energetico.