ha battuto l’edificio “De Rotterdam”, realizzato dall’architetto Rem Koolhaas in Olanda, lo “One Central Park” a Sydney e il “Renaissance Barcelona Fiera Hotel”, a Barcellona, creati entrambi dal francese Jean Nouvel, e il complesso “Sliced Porosity Block” a Chengdu, in Cina, disegnato dall’architetto statunitense Steven Holl.
L’innovazione nell’architettura paga, quindi: lo stesso Boeri ha commentato la notizia sottolineando la sua soddisfazione per il riconoscimento, in primis, del valore della sua idea dell’architettura come anticipazione del futuro. Il Bosco Verticale è innovativo nella misura in cui per la prima volta un grattacielo arricchisce la biodiversità del contesto urbano in cui è inserito, puntando ad una stretta convivenza tra gli alberi e gli esseri umani: le due torri, alte 80 e 112 metri – che complessivamente ospitano 113 residenze – danno anche spazio ad ottocento alberi e cinque mila arbusti di oltre cento specie diverse.
Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha posto l’accento su come il premio sia un riconoscimento per la città stessa, che è in grado (se vuole, aggiungiamo noi) di unire le tendenze più “futuristiche” con la valorizzazione del patrimonio architettonico del passato.