Che sia per le nuove tasse che gravano sulla casa o semplicemente per un cambio generazionale nella mentalità o, ancora, per un errore nella creazione del campione un dato sempbra emergere chiaramente dall’indagine condotta da Gfk Eurisko nella quarta edizione del suo rapporto periodico Anima: gli italiani sembrano preferire l’investimento in prodotti finanziari piuttosto che nel mattone, storicamente la cassaforte preferita dal popolo dello Stivale.
La società specializzata in ricerche di mercato ha intervistato un campione di oltre 500 individui, tutti maggiorenni ed in possesso di un conto bancario, ottenendo un dato rappresentativo del sentimento nazionale; se un anno fa chi indicava nell’immobiliare il tipo di investimento preferito corrispondeva al 25% dei rispondendi al sondaggio, oggi la percentuale è scesa cedendo molti punti agli investimenti finanziari.
Se avessero liquidità da investire, hanno risposto i partecipanti all’analisi di GfK Eurisko, lo impiegherebbero proprio in questo modo (23% del campione, 19% solo un anno fa). Probabilmente ad influenzare i dati anche l’esplosione di strumenti di risparmio come i conti deposito e il fatto che, non dimentichiamolo, non ci si rivolge a veri investitori, ma ad individui che indicano nei prodotti finanziari la tipologia di investimento che prediligerebbero nel caso in cui aavessero effettive disponibilità.
Curioso notare anche come, sempre secondo questa indagine, gli italiani sarebbero al tempo stesso cicale spensierate e formiche assennate. Interrogati sui motivi per cui risparmiano o risparmierebbero, infatti, il 27% degli intervistati parla della necessità di sentirsi più sicuri in caso di imprevisti, ma ben il 31% dice che lo fa o lo farebbe per pagarsi le vacanze. Mah!