Sull’ultimo numero di Casa24, inserto settimanale del Sole 24Ore dedicato al mondo del mattone, la giornalista Cristina Giua ha approfondito il momento del settore immobiliare a Venezia insieme alla Fiaip provinciale.
La riflessione appare molto interessante, non solo perché inquadra l’andamento delle compravendite nella laguna e sulla terraferma, ma anche perché riflette su ciò che la nuova tassazione sugli affitti brevi potrà implicare sul fronte investitori.
Il mercato di Venezia è di sicuro, come abbiamo rilevato nei nostri ultimi studi, uno di quelli che prima degli altri sta vivendo una nuova fase di ripresa e vivacità dopo gli anni della crisi, anche se vi sono molte differenze fra ciò che succede nel mondo delle case nella laguna e in quello sulla terraferma. Venezia città, infatti, non ha mai visto grandi oscillazioni nei prezzi degli immobili, mentre in località come Marghera e Mestre dal 2008 i valori sono scesi di circa il 30%. A differire sono anche le richieste degli acquirenti: in queste ultime due località si cercano soprattutto immobili con due o tre locali e prezzi compresi fra 150 e 180mila euro. Mentre nella laguna, dove la ritrovata stabilità è più evidente, si opta per le fasce di prezzo inferiori a 500mila euro oppure superiori al milione.
Proprio il settore degli immobili di lusso sta vivendo una fase di ripresa ancora più forte, con prezzi che già hanno ripreso a salire: con circa 60 vendite l’anno la clientela è prettamente internazionale, con acquirenti russi, arabi, inglesi, francesi, tedeschi e un aumento di cinesi. Si parla di immobili con valore che supera i due milioni e, possibilmente, con affaccio sui panorami più apprezzati della laguna, come San Marco, il Canal Grande, l’Accademia o Dorsoduro.