Il film di animazione UP, vincitore di ben due premi Oscar nel 2010, è una delle pellicole più romantiche ed amate dagli spettatori di mezzo mondo, eppure in pochi sanno che la storia del burbero Carl Fredricksen non è totalmente inventata dagli sceneggiatori della Disney – Pixar e si rifà alle vicende reali che videro protagonista una signora di Seattle: Edith Macefield.
L’anziana Edith si rifiutò di abbandonare la sua casa nonostante un’offerta di un milione di dollari, giunta sul suo tavolo nel 2006 quando la zona in cui sorge l’abitazione di Ms Macefield fu comprata per realizzare un grande centro commerciale.
Edith continuò a vivere nella sua casa centenaria, attorno a cui fu poi effettivamente costruito il centro commerciale, fino alla sua morte; fu proprio allora, però, che stupì tutti. Una volta aperto il testamento della Macefield si scoprì che l’anziana aveva indicato come erede della casa Barry Martin, il direttore dei lavori che avevano portato alla costruzione del gigante che ora circondava la piccola casetta da cui Edith mai aveva voluto andarsene.
Lo fece, si lesse nel testamento, per dare a Martin un segno tangibile della gratitudine che la donna provava per lui, meritevole di aver capito le necessità anche affettive che legavano Edith a quella casa e per non averle mai forzato la mano costringendola a vendere.
Dopo qualche anno Barry Martin rivendette la casa, ormai diventata molto famosa, ad un agente immobiliare, Greg Pinneo che insediò qui la sua attività. Purtroppo gli affari non andarono bene e Pinneo non fu in grado di pagare le tasse legate all’immobile che quindi, ora, torna sul mercato con la formula dell’asta.