Indice dei contenuti
Il patrimonio immobiliare delle famiglie italiane rappresenta una componente fondamentale dell’economia e della ricchezza nazionale. Secondo gli aggiornamenti della banca dati del Consiglio nazionale del notariato (CNN) e di Istat, il valore complessivo degli immobili posseduti dalle famiglie italiane vale 2,9 volte il PIL nazionale, quasi tre volte l’intera produzione in un anno delle attività economiche in Italia. Vediamo come si compone, quali tendenze si prospettano e quanto vale in termini monetari.
Qual è l’impatto del patrimonio immobiliare sull’economia italiana?
Il “mattone” è tra gli investimenti di fiducia degli italiani. Una certezza, che però deve fare i conti con la crisi e il calo demografico del Paese. Infatti, questa immensa ricchezza in parte è trainata, in valori assoluti, dalla crescita dei prezzi delle abitazioni. D’altro canto è calato il numero di compravendite per l’acquisto della prima casa (-13,83% dal 2022 al 2023). Infine, cresce l’età demografica dei proprietari di case.
Quanto costa in media una casa in Italia?
Il report del Notariato e i dati dell’Istat sono in linea con i dati dell’Osservatorio di Immobiliare.it Insight. Nel 2023 il prezzo medio di una casa in Italia è di 2.151 euro al metro quadro, con un aumento del 2,6% rispetto al 2022. Prezzi che variano considerevolmente a seconda della zona, della tipologia di immobile e delle sue caratteristiche.
Nelle grandi città i prezzi sono nettamente superiori alla media nazionale. Le prime tre città più care sono, in ordine:
- Milano (5.379 €/mq);
- Firenze (4.169 €/mq);
- Bologna (3.419 €/mq).
Qui gli altri prezzi medi al metro quadro dei capoluoghi di regione, dati di Immobiliare.it Insights aggiornati a febbraio 2024.
Chi sono i proprietari di casa in Italia
La maggiore concentrazione del patrimonio immobiliare italiano è di proprietà degli over 65, in particolare sono persone sole e famiglie mononucleari. Le persone sole over 65 possiedono l’88,65% delle proprietà immobiliari. La tendenza per i prossimi anni è al rialzo, tanto che il dossier del Notoriato prevede entro il 2041 un aumento considerevole del numero di persone sole, che supererà i 10 milioni di italiani.
Le cause principali di questo fenomeno dipendono dai seguenti fattori:
- Invecchiamento demografico e aumento della speranza di vita: numero crescente di persone vivrà fino a tarda età, spesso in solitudine;
- Calo della natalità: ci saranno meno figli per accudire i genitori anziani;
- Più separazioni dei legami di coppia: più persone vivranno da sole o come genitori single.
Le donne sole saranno le più colpite, con un aumento del 22,4% rispetto al 2021. Le famiglie con un solo componente avranno un impatto significativo sulle politiche socio-economiche, in particolare per la fascia di età avanzata. Mentre le persone sole con 65 anni o più saranno il 60% del totale, con un aumento del 44% rispetto al 2021.
L’aumento della popolazione anziana sola richiederà un rafforzamento delle politiche abitative, sociali ed assistenziali, ma anche una evoluzione del mercato immobiliare Italiano.
Quanto vale il patrimonio immobiliare delle famiglie italiane
Al netto delle tendenze, il mercato immobiliare italiano rappresenta un importante volano per l’economia, in quanto genera investimenti e occupazione. Inoltre, costituisce una fonte di ricchezza e sicurezza per le famiglie, perché la casa rappresenta un bene primario per le famiglie italiane, in quanto luogo di vita e di affetti.
Nel 2022 l’intero valore delle case e degli immobili di proprietà delle famiglie italiane ammontava a 5.167 miliardi di euro. Per semplificare numeri così grandi, basti pensare che questa cifra equivale a 2,9 volte il PIL italiano, ossia l’intera produzione economica nazionale registrata in un anno. Il PIL dell’Italia nel 2023 è stato di 1.782 miliardi di euro, secondo le ultime stime dell’Istat pubblicate a gennaio 2024.
In un contesto di incertezza economica come quello attuale, il patrimonio immobiliare si conferma un asset strategico per le famiglie italiane. Tuttavia, è importante monitorare l’evoluzione del mercato immobiliare e le eventuali misure che il Governo potrebbe adottare per un settore che risente della volatilità dei mercati e degli scenari internazionali. Il rischio da scongiurare per il futuro è di avere sempre meno eredi di un patrimonio immobiliare che è solido e potenzialmente produttivo per il futuro.