E’ allo studio del governo guidato da Mariano Rajoy un piano che già sta dando via a polemiche e dispute da parte dell’opposizione ovvero il progetto di garantire il certificato di residenza in automatico, o quasi, a coloro che decidono di comprare una casa in Spagna; questa nuova norma andrebbe a cambiare le regole della Legge di Extranjeria, ovvero delle legge che regola nella penisola iberica, i flussi migratori.
È stato stabilito un limite di prezzo sopra il quale potrà essere concesso il permesso di residenza ai cittadini di altri Paesi che decidano di acquistare immobili in Spagna, ma che dovranno spendere almeno 160 mila euro per comprare l’appartamento.
Come dicevamo questa regola non è stata ben accolta né dal Partito Socialista Operaio Spagnolo, PSOE, che rimprovera il Governo di Rajoy di fare un mercato dei permessi di residenza, ma non c’è stato una buona accoglienza neppure da parte delle associazioni che si occupano dei migranti e che la considerano profondamente non giusta.
L’ispirazione per questa modifica alla legge sull’immigrazione arriva da altre nazioni come Portogallo ed Eire, anch’esse coinvolte dalla bolle immobiliare, che hanno provato ad attrarre nuovi possibili acquirenti per snellire il grande quantitativo di immobili invenduti che sono ora parte del portafoglio immobiliare delle banche; quando il segretario di Stato del Commercio ha illustrato la norma ha spiegato che vorrebbe rivolgersi in modo particolare a cittadini provenienti dalla Russia e dalla Cina; i primi sono particolarmente attivi in questo periodo nel mercato immobiliare iberico soprattutto in quello della Costa del Sol, guidati da Putin che, come abbiamo scritto tempo fa, proprio a Marbella ha acquistato una bellissima villa.