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Torre del Lago, frazione di Viareggio in provincia di Lucca, si prepara per celebrare il centenario dalla scomparsa del grande Giacomo Puccini.
Il compositore, considerato uno dei maggiori e più significativi operisti di tutti i tempi, nel 1891 si trasferì proprio qui, a Torre del Lago che oggi porta il suo nome.
Il maestro morì il 29 novembre 1924 a Bruxelles.
Al via il progetto Casa-Museo Puccini
Località Torre del Lago Puccini ha dato il via al progetto Casa Museo, che in passato fu presentato dall’erede del maestro, Simonetta Puccini, nell’ambito del “Progetto 2024 Riqualificazione, Conservazione e Valorizzazione dell’Eredità Puccini”.
L’obiettivo è quello di restituire al vecchio splendore uno dei luoghi più cari al compositore. Quando nel 1891 si trasferì in questo luogo, ne apprezzò il mondo rustico, si riconciliò con la solitudine e la natura, lo considerava il posto ideale per coltivare la sua passione per la caccia e per gli incontri, anche goliardici, tra artisti. Torre del Lago diventò il rifugio del maestro.
Da casa affittata, Giacomo Puccini trasformò la sua dimora in villa che ora sarà uno degli elementi portanti dell’intero progetto Casa Museo.
Come sarà la Casa Museo Puccini
Il progetto di ristrutturazione è stato curato dall’architetto Alessandro Biagiotti. I lavori di restauro e riqualificazione sono previsti per il 2024.
La Villa Museo, con all’interno il pianoforte Förster e tanti elementi architettonici e arredi di pregio storico, rievoca la vita e le passioni di un’artista amato anche oltreoceano e che potrebbe diventare polo culturale e turisticamente attrattivo anche dall’estero.
Il progetto include il caffè, la biglietteria e il book shop. Tra i visitatori si prevede l’arrivo di studiosi, appassionati d’arte e di musica, produzioni televisive e cinematografiche che, in occasione del centenario, decideranno di ripercorrere le “note” sulle tracce della vita del compositore.
La villa è un tesoro di elementi storici di grande valore: dal soffitto in cassettonato ligneo policromo al caminetto, dalle ceramiche dipinte da Galileo Chini al portale in legno intagliato della cappella di famiglia.
La pietra serena addolcisce le scale che conducono al primo piano. E ancora: due verande, una delle quali veniva utilizzata dalla famiglia Puccini come sala da pranzo. E tanto richiamo all’eleganza di un tempo, che possiamo ritrovare nelle sue opere.