Anche questo è uno dei tanti aspetti che caratterizzano la crisi economica ed immobiliare che sta attraversando mezzo mondo; dagli Stati Uniti arriva la notizia di un fenomeno che ne racchiude in sè due in corso anche in Italia e di cui, già da tempo, proprio noi di Immobiliare.it vi avevamo parlato.
Il primo è quello che racconta l’aumento delle cosiddette riconversioni, vale a dire la trasformazione d’uso dei locali che una volta erano esercizi commerciali, o persino garage su strada, che per via del mutato contesto economico ed abitativo sono stati trasformati in appartamenti residenziali. Il secondo è quello delle dismissioni operate, principalmente ma non unicamente, da Istituti di credito che, avendo necessità di razionalizzare il proprio patrimonio immobiliare, accorpano filiali, le chiudono e le vendono, tanto ad altre società quanto a privati.
Se comprare la ex filiale di una Banca può essere senza dubbio un ottimo investimento, in particolar modo per chi vuole avviare in quei locali una nuova attività commerciale, che cosa fare però di alcuni pesanti “orpelli” come la camera blindata, necessari ad un Istituto di credito, ma non certo, ad esempio, ad un bar? Rimuoverla, dato che è stata costruita proprio per essere inespugnabile, non è certo economico (in media il costo si aggira sui 100.000 euro) e, essendo stata progettata senza alcuna apertura se non la porta blindata, non la si può neanche trasformare in una normale stanza ma, hanno pensato molti micro imprenditori americani, può diventare un elemento caratteristico, distintivo e attrattivo per il nuovo locale.
Ecco quindi che le camere blindate, da fardello, diventano calamita e in ogni parte degli Usa fioriscono locali che evidenziano questo come un plus. Un tempo c’erano le volte di tufo e le segrete dei castelli; oggi le camere blindate per sentirsi un po’ Arsenio Lupin o Al Capone, ma con in mano una birra fresca.