La creazione di una realtà come quella di Dubai a partire dal nulla del deserto non poteva che diventare un caso destinato a fare scuola. Nel Montenegro e in una piccola e poverissima provincia del Pakistan sono già iniziati i lavori per replicare quanto realizzato negli Emirati Arabi.
In Montenegro, in realtà, non si tratta di un futuro molto lontano: per alcuni versi si potrebbe dire che l’esperimento è già riuscito ed è realtà. Nella baia di Kotor, infatti, è stato realizzato un enorme porto di lusso con attracchi pronti all’ormeggio di gigayacht da 250 metri di lunghezza. Nel piccolo Stato, proveniente dall’ex Yugoslavia, sono arrivati investitori dal Qatar, dall’Egitto e dagli Emirati che hanno costruito resort di lusso dove i prezzi delle case hanno raggiunto cifre da capogiro, a partire da monolocali che valgono quasi 500mila dollari.
Il mix di lusso e storia che si racconta nelle bellissime e scenografiche cittadine costiere ha attirato negli ultimi anni non solo investitori ma anche singoli compratori da tutto il mondo che hanno approfittato di prezzi immobiliari ancora contenuti. A questo ha corrisposto la reazione delle compagnie aeree che si stanno attrezzando per garantire voli diretti verso questa piccola perla ormai polo di attrazione dei più ricchi del mondo. E per la popolarità gli abitanti hanno spesso rinunciato a lunghi tratti di costa, un tempo pubblici, oggi esclusive proprietà di resort e milionari.
Ma il Montenegro non è l’unico nuovo polo di attrazione paragonabile a Dubai: in una delle province più povere del Pakistan, il Baloutchistan, i lavori stanno procedendo a ritmi serrati ad opera dei cinesi, determinati a creare un vero e proprio corridoio stradale e comunicativo con l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Per sua fortuna questa striscia di terra coperta da deserti, montagne e con un affaccio sul mare che di fronte ha l’Oman, si trova proprio al centro delle mire cinesi che hanno già fatto partire i cantieri per un’autostrada da 2.000 chilometri che collegherà i confini della Cina con la città di Gwadar, la Dubai del futuro. Non a caso i prezzi degli immobili hanno cominciato a lievitare, proprio in vista di un’ascesa nemmeno così lontana che potrebbe coinvolgere anche la capitale Quetta. Sarebbe un altro caso esemplare, considerando che la provincia del Baloutchistan finora è stata dilaniata da guerre separatiste, conflitti religiosi e criminalità che l’hanno resa inaccessibile al turismo e costringono il 50% degli oltre otto milioni di abitanti a vivere al di sotto della soglia di povertà.