Come in moltissime altre nazioni, anche nella Repubblica Popolare Cinese il settore immobiliare è uno dei pilastri fondamentali dell’economia, ma il particolare momento favorevole che sta vivendo attualmente sta portando l’intera nazione a una crescita inaspettata e in qualche senso imprevedibile negli scorsi anni.
Secondo quanto riportato da un’indagine condotta da Bloomberg, nel primo trimestre dell’anno in corso il settore è cresciuto del 9.1%. Se si analizzano i numeri del settore delle costruzioni, poi, anche in quel caso la crescita su base annua è stata notevole, arrivando a chiudere marzo con un lusinghiero +7.8%. A spingere i numeri fino a questi livelli hanno contribuito sia l’aumento dei prezzi degli immobili, sia il notevole incremento degli investimenti nel settore immobiliare registrato in Cina.
Senza dubbio questi risultati danno una mano all’economia domestica della nazione, ma gli analisti sono piuttosto cauti e aspettano di capire se la crescita sia sostenibile e, nel medio e lungo periodo, si traduca in effetti positive sulle casse dello Stato cinese. Secondo gli esperti, riporta ancora Bloomberg, l’economia cinese rimane di base ancora abbastanza debole e aumenti notevoli nei prezzi delle case, come il 25% registrato a Shanghai o addirittura il 62% di Shenzhen potrebbero facilmente essere letti come una pessima notizia visto il disequilibrio e l’instabilità economica che potrebbero causare.
Proprio per limitare i possibili danni che l’arrivo di molti investimenti dall’estero potrebbero causare, le amministrazioni locali di diverse città, incluse le due appena citate, stanno introducendo regole molto stringenti e severe per l’acquisto di immobili come il numero minimo di anni in cui si lavora in Cina o la possibilità di ottenere importi non superiori al 60% del valore dell’immobile oggetto dell’acquisto.