Per la serie: chi l’avrebbe detto. Il Sud Italia sta mostrando agli analisti immobiliari segnali incoraggianti, che fanno ben sperare circa il futuro più prossimo. A dirlo, in occasione del suo “Forum del Sud”, è stata Scenari Immobiliari, in collaborazione con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti.
Il 2016, fanno sapere, si è aperto nel migliore dei modi per il mercato immobiliare del Sud, sia per ciò che concerne la domanda, sia per le compravendite. La Puglia, in particolare, è la regione a cui guardare: nel 2015 è stata la prima meta italiana per numero di acquirenti privati provenienti dall’estero (ha battuto Lazio e Sardegna), raccogliendo il 22% degli investitori (di cui quasi la metà concentrati sull’area del Salento, ormai nuovo punto di riferimento per gli acquisti immobiliari di inglesi, russi e americani).
Non solo acquisti da stranieri, però: a comprare sono stati anche gli italiani, permettendo al sistema immobiliare meridionale una tenuta superiore rispetto alla media nazionale. Se infatti negli ultimi dieci anni il comparto edilizio nazionale ha subito una contrazione delle compravendite superiore al 40%, al Sud ci si ferma ad un -31%. Addirittura, la regione Basilicata guida la classifica delle compravendite degli ultimi dieci anni, con un +53,6% (comprensibile ricordando le dimensioni della regione, ma che comunque fa sorridere gli operatori).
Le prospettive future non fanno che sperare: nel giro di tre anni si prevede un aumento complessivo del fatturato dell’immobiliare su tutto il territorio nazionale – le cifre degli analisti parlano di un +13.9%, possibile grazie all’arrivo dei capitali asiatici – e di queste ingenti somme il 22% si concentrerà a Sud.