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È una vita itinerante quella dell’artista Marc Chagall, nato nel 1887 a Vitebsk, in Bielorussia e scomparso nel 1985, Saint-Paul de Vence, in Francia, Paese dove visse a lungo e prese la cittadinanza. Di famiglia religiosa ebraica, nel 1910, lasciò la Russia per recarsi a Parigi, mentre negli anni della Seconda Guerra Mondiale si rifugiò negli Stati Uniti con la sua famiglia.
Fece ritorno in Francia nel 1948 e dal 1949 si spostò nel dipartimento delle Alpi Marittime nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, un luogo da lui davvero molto amato: “Ringrazio il destino per avermi condotto sulle sponde del Mediterraneo” disse. In questo articolo scopriremo due dei luoghi e delle case dove l’artista visse: l’appartamento di New York e la casa di Saint-Paul de Vence.
Marc Chagall a New York
Chagal visse a New York con sua moglie Bella Rosenfeld e sua figlia Ida a partire dal 1941, dopo essersi spostato in varie località europee in cerca di rifugio durante gli anni della guerra. Nella Grande Mela visse in uno dei quartieri più belli ed esclusivi della città, fra Madison e Park Avenue, in un grattacielo ristrutturato diverse volte e oggi composto da cinque appartamenti di lusso, di cui un attico dalla vista mozzafiato sulla città.
Chagall rientrò in Europa nel 1949, ma in città rimane il suo segno: nel 1965 fu incaricato di realizzare le grandi pitture murali della facciata della Metropolitan Opera House di New York.
Una piccola curiosità: se prevedete viaggi in città andate a scoprire il negozio di fiori Fleurs Bella: al banco troverete la nipote di Chagall, che qui realizza meravigliose composizioni floreali in un negozio davvero speciale (è stato una delle location principali del film Fading Gigolo di John Turturro).
La Colline, la casa del cuore di Marc Chagall
Dal 1966 Chagall e la sua famiglia si trasferiscono a Saint-Paul de Vence, un delizioso centro situato in cima a un’altura con una splendida vista sulle acque del Mediterraneo. Qui fanno costruire la casa La Colline, attualmente privata, rifugio e luogo di lavoro per il pittore che, nonostante l’età avanzata continua a ricevere numerose commissioni tra cui le vetrate per la cattedrale di Reims, gli arazzi e i mosaici per il parlamento israeliano di Gerusalemme e le vetrate per l’Art Institute di Chicago.
A Saint-Paul de Vence è possibile partire alla scoperta dei luoghi più amati dall’artista, che definì la luce della Provenza e del Mediterraneo come “la più bella luce che possa esistere”.
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