Il Consiglio dei Ministri del governo di Sarkozy è in procinto di approvare un disegno di legge al fine di imporre una tassazione per le seconde dimore i cui proprietari siano cittadini di altre nazioni o anche se in possesso della cittadinanza francese risiedano tuttavia fuori dai confini.
Una prima analisi afferma che rientrerebbero sotto questa nuova tassazione oltre 360 mila case, che si trovano in maniera prevalente nelle aree di maggior impatto turistico, come ad esempio le coste della Francia meridionale, la Provenza e la Normandia e chiaramente anche nella zona della Capitale, dove da tempo le autorità del Municipio hanno denunciato l’invasione di proprietari di casa non residenti a Parigi.
Sono prevalentemente provenienti dalla Cina, dall’Olanda, dalla Gran Bretagna ma anche nostri connazionali che, stando ai dati comunicati dall’organizzazione dei notai della regione dell’Ile de France, sono la parte più consistente dei proprietari non francesi di immobili a Parigi, con quasi il 25% delle transazioni. Numeri molto simili a questi sono quelli che arrivano dalla Costa Azzurra dove gli italiani risultano essere proprietari di più di ventidue mila seconde case.
La tassa in questione verrà posta sul valore dell’affitto della casa e sarà calcolata con una tassazione del venti per cento; questo modo di calcolare l’imposta sarebbe prevalentemente a sfavore di chi possiede una casa collocabile in fascia media, infatti ovviamente per i proprietari di immobili di lusso non cambierà di molto la situazione dovendo sborsare annualmente 15 mila euro.
Il ministero dell’Economia spiega che è stato deciso di introdurre questa tassa poiché il possesso di una secondo immobile porta con sé anche l’usufruire dei servizi pubblici della zona o della Nazione, intesi come Polizia, infrastrutture e tutti servizi che traggono il loro sostegno dalle imposte ma che gli stranieri proprietari di seconde case in Francia di solito non finanziano possedendo in altri Paesi la residenza fiscale. Si prevede un introito totale comunque non altissimo: poco oltre i 176 milioni di euro nel prossimo anno.