Hanno ricavato due palazzine dai capannoni industriali in disuso, ed è previsto un altro immobile, che in questo momento si sta ancora realizzando, che nascerà ex novo. Scopo di questo progetto è quello di accogliere giovani, universitari, coppie alla prima esperienza abitativa comune e famiglie con bambini, ma tutti con affitti calmierati in modo rigoroso.
Queste sono le caratteristiche del nuovo di social housing a Milano, chiamato Pompeo Leoni, come la strada in cui è collocata la struttura, tra il centro e Via Ripamonti, che si propone come realtà abitativa per giovani sotto i trentacinque anni che non riescono a sostenere le spese d’affitto del mercato milanese ma, al tempo stesso, vuole garantire un’alta qualità architettonica.
Questo progetto occupa la zona del passato autoparco comunale, che prima non veniva utilizzato, e oltre ai tre stabili anche una struttura adibita ad un centro di formazione professionale; l’area che verrà usata per l’iniziativa di housing sociale è ampia oltre seimila e cento metri quadri, dei quali più dell’ottanta per cento sono già terminati, ed è prevista la suddivisione in tre immobili che complessivamente danno vita a settantaquattro appartamenti, già totalmente arredati.
Le dimensioni dei singoli appartamenti vanno dal monolocale, con una superficie intorno ai quaranta metri quadri, al bilocale con una metratura di sessanta e qualche trilocale o anche appartamenti di quattro locali, con superfici variabili tra gli ottanta ed i cento metri quadri.
I costi del canone di affitto sono variabili tra i 280 euro, con cui si può avere un posto letto in una stanza condivisa con un’altra persona, ed i 570 euro mensili che rappresentano l’affitto per il bilocale; nella stessa zona, per un appartamento simile, il prezzo non calmierato si aggira sui 900 euro mensili.