Sarà la primissima volta per molti cubani che non l’hanno mai potuto fare prima ed è davvero uno di quei cambiamenti destinati ad avere riflessi su ogni aspetto delle vita dell’isola, da quella economica a quella sociale: pochi giorni fa il governo guidato da Raul Castro ha varato una norma, pubblicata poi anche sulla Gazzetta Ufficiale, che, per la prima volta nell’ultimo mezzo secolo, permette ai cittadini cubani di vendere o comprare casa in maniera privata.
La nuova legge, che rientra in un quadro più variegato e complesso di riforme approvate dal regime, diverrà operativa da giovedì prossimo e ne potranno usufruire tutti i cittadini di Cuba, che siano residenti sull’isola in modo permanente e permetterà sia donazioni, che cessioni o cambi tra privati cittadini.
Ad oggi la situazione dell’isola è tale per cui quasi l’ottanta per cento della popolazione cubana possiede la propria casa, ma fino all’introduzione di questa nuova norma le sole transazioni autorizzate potevano realizzarsi con un complicatissimo metodo di scambi informali; viene stimato allo stesso tempo che ci fosse necessità a Cuba di almeno un milione di abitazioni, situazione che è divenuta ancor più grave a causa degli uragani che hanno colpito l’isola negli ultimi anni; la mancanza di norme che permettessero cessioni in maniera legale ha, negli ultimi cinquanta anni, fomentato la crescita di un’economia immobiliare sommersa.
Questa norma vale solo per i cittadini di Cuba o per gli stranieri che siano però residenti in modo permanente a Cuba, e permetterà di divenire proprietari solo di un’abitazione nelle zona dove si risiede in modo continuato e di una casa nelle aree di villeggiatura.