L’estate è finita, semmai sia davvero cominciata, ed è tempo di ricominciare a pensare alla vita di tutti i giorni e agli impegni lavorativi e di studio. Con la fine di agosto si infiammano più di tutto le città universitarie che cominciano a ripopolarsi di studenti fuori sede e si preparano ad accogliere le matricole che cominceranno il loro nuovo percorso. Ma quanto costa una stanza? Dove converrebbe studiare, compatibilmente con la scelta della facoltà?
I costi medi in Italia
Gli studenti che scelgono di studiare lontano da casa non si troveranno soli nella battaglia per aggiudicarsi la stanza migliore al prezzo più conveniente: dall’inizio della crisi anche i lavoratori fuori sede, spesso precari, non riescono a permettersi un unico appartamento e quindi accettano di convivere anche con ragazzi più giovani. Ecco quindi che nelle città molto attrattive, anche da un punto di vista lavorativo, la domanda sta lievitando più per le stanze che per le case.
Andando poi ad analizzare gli annunci nel dettaglio, sono venute fuori delle piccole curiosità. Una di queste riguarda il fenomeno degli affitti condivisi, di cui noi di Immobiliare.it vi avevamo parlato un po’ di tempo fa, che sembrano essere una tendenza consolidata sul nostro mercato, visto che nel 14% dei casi il proprietario di casa dichiara di essere uno degli occupanti dell’appartamento.
Dalle preferenze espresse da chi affitta le stanze o i posti letto, è emerso, infine, il ritratto dell’inquilino perfetto, frutto delle caratteristiche che la maggior parte dei proprietari di casa sembra prediligere. Prima di tutto non deve superare i 35 anni di età, in secondo luogo sarebbe meglio fosse una donna e senza animali domestici (nel 68% degli annunci gli animali non sono ammessi in casa). Infine, un accenno all’orientamento sessuale: il 44%, ancora meno della metà, si dichiara gayfriendly.