La città di Venezia non fa parlare il mercato immobiliare solo per i suoi prezzi da capogiro o per compravendite illustri: in questi giorni si sta discutendo del recupero di un’area dell’isola di San Biagio, una sacca grande 40mila metri quadrati e creata artificialmente nella laguna. La sacca, realizzata negli anni Trenta del Novecento, per anni è stata adibita a discarica: solo oggi se n’è tornato a parlare, visto che è stato appena presentato un importante progetto di bonifica ambientale e culturale.
La Zamperla – multinazionale vicentina famosa per fornire avveniristiche giostre ai parchi divertimento della Disney e per aver già trasformato una centrale nucleare in un parco per famiglie – ha puntato ben 80 milioni di euro in un progetto della durata di due anni (bonifica e burocrazia permettendo) che vedrà, se approvato, il coinvolgimento di circa 500 lavoratori: l’idea è quella di creare un Polo di San Biagio, una struttura complessa che comprenderà, tra le altre cose, un parco a tema diviso in tre aree, una ruota panoramica, un teatro e un percorso per i pedoni attorno all’isola, utilizzabile gratuitamente da tutti i cittadini.
Una bella idea per dare altra linfa al turismo della città (ma ce n’era bisogno?): si parla di 400 mila presenze l’anno, che potrebbero diventare addirittura 800 mila nel giro di un lustro. Il parco divertimenti, stando al progetto, ripercorrerà la storia della città di Venezia e sarà assolutamente rispettoso dell’ecosistema della laguna, grazie a tecnologie all’avanguardia e ad una precisa volontà di integrazione con il territorio.
Resta solo da capire se l’amministrazione cittadina sarà d’accordo con la Zamperla e darà il via libera alla realizzazione del progetto.